I fratelli Ashkenazi di Israel Joshua Singer è realmente un capolavoro della letteratura europea del Novecento.
Spesso è accostato ai Buddenbrooks di Thomas Mann, dato che segue principalmente gli sviluppi e la fine di una famiglia, in questo caso ebraica. Però ha molte caratteristiche proprie. È un romanzo più corale e, ambientato a cavallo fra Ottocento e Novecento in Polonia, ne descrive i cambiamenti storici nel tempo.
Dotato di fine ironia nel delineare i personaggi, introduce con le esperienze dei vari protagonisti anche la storia dell’evoluzione dell’industria tessile e della nascita del movimento operaio. Nonché, in maniera profetica, ci mostra lo sviluppo dell’antisemitismo, anche se si ferma alla fine della I guerra mondiale.
Ho il sospetto, che se non fosse stato il fatto che tratta di due fratelli ebrei e che l’aspetto dell’antisemitismo è realistico e drammatico, sarebbe stato certamente considerato da tutti come uno dei capolavori della letteratura europea.