Amazon non ti prende letteralmente in giro, ma è come se lo facesse. Vediamolo.
Dunque se sei residente nella Svizzera italiana e hai un Kindle e vuoi acquistare un ebook su Amazon, forse nel 90% dei casi non puoi. L’assistenza dichiara che è per motivi di copyright, però gli stessi libri su altri negozi digitali possono essere comprati senza problemi. Dunque è Amazon, o qualche editore, che per alcuni libri per qualche motivo di guadagno non dà questa possibilità.
Se però compro un libro cartaceo, me lo spediscono in Svizzera come anche ad un indirizzo italiano qualsiasi. Ho pensato bene allora di inserire l’indirizzo italiano, ma dopo poco mi hanno bloccato la possibilità di acquisto. Ho chattato con l’assistenza. “Eh no! Lei non è residente in Italia e quindi per motivi di copyright non può comprare tutti i libri elettronici. Però mentre il market italiano Amazon ha per lei delle limitazioni, quello tedesco ad esempio non le ha”.
Così ho provato a trasferirmi sul sito Amazon tedesco, ed ecco invece le solite identiche limitazioni. Per gli stessi libri elettronici. Se vai senza essere loggato vedi il libro, questo sparisce invece se sei loggato con residenza svizzera.
E anche qui la stessa presa in giro data dal market italiano. Ogni tanto arriva la pubblicità via email che dice: “Caro Stefano, che bello! Compra questo ebook solo oggi in offerta!” Ma poi vai è il prodotto è per te indisponibile. Indisponente.
È chiaro per pochi lettori non ne vale la pena, penserà Amazon. È chiaro direte voi, che sei un pollo se ti vai a fidare di un sistema così chiuso. È chiaro che ho imparato la lezione: chiusura, come monopolio, non è mai sinonimo di grande qualità.